Fiat: Wcm e sistema ErgoUas La nuova organizzazione del lavoro e gli effetti sulle condizioni di lavoro La Fiat sta adottando un modello di organizzazione del lavoro, il World class LA FIAT STA ADOTTANDO UN manifacturing (Wcm), che si propone di ridurre i costi e aumentare efficienza MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, e qualità dei prodotti; il Wcm in «versione Fiat» prevede anche l’utilizzo di una metodologia (ErgoUas) che associa gli aspetti ergonomici con la definizione IL WCM, CHE ATTRAVERSO LA dei tempi e dei ritmi di una postazione di lavoro. METODOLOGIA ERGOUAS La Fiat ha iniziato la sperimentazione di ErgoUas a Mirafiori (Torino) a settembre 2008 e intende estenderla in tutti gli stabilimenti in Italia. Il risulta- ASSOCIA GLI ASPETTI ERGONO- to di questa sperimentazione è stata la riduzione dei «fattori di riposo», con MICI CON LA DEFINIZIONE DEI conseguente aumento dei ritmi di lavoro e della fatica, nella maggioranza delle postazioni analizzate. L’aumento dei ritmi di lavoro è stato confermato TEMPI E DEI RITMI DI LAVORO anche dai risultati di un questionario effettuato tra i lavoratori dalla Fiom di Torino. La Fiom ha creato un gruppo di lavoro (formato da esperti, funzionari e delegati) che, dopo aver analizzato la metodologia ErgoUas, ha elaborato sia delle proposte di modifiche tecniche che una serie di richieste per dare a delegati e lavoratori la possibilità di verificare la coerenza tra le analisi aziendali e le modalità concrete di lavoro. Di fronte al rifiuto della Fiat di discutere le proposte sindacali e di procede- RISULTATO: RIDUZIONE re in modo unilaterale nell’applicazione di ErgoUas, la Fiom ha deciso di coinvolgere lavoratrici e lavoratori per definire collettivamente le iniziative da DEI «FATTORI DI RIPO- intraprendere per contrastare un modello di organizzazione del lavoro che, SO» CON CONSEGUEN- soprattutto se gestito in modo unilaterale, peggiora le condizioni di lavoro. TE AUMENTO DEI RITMI Prima di esporre le proposte Fiom vogliamo fornire degli elementi sintetitici di conoscenza sia sul Wcm che su ErgoUas. DI LAVORO E DELLA FATICA NELLA MAGGIO RANZA DELLE POSTA 1. Il World class manufacturing (Wcm) ZIONI ANALIZZATE Cos’è il Wcm? Il Wcm può essere considerato come una rivisitazione del modello giapponese della Lean production (produzione snella); un modello d’organizzazione, diffuso in particolare nelle grandi aziende del settore auto, che si basa essenzialmente su due fattori: il just in time e l’autoattivazione-coinvolgimento dei lavoratori. In teoria, infatti, in un sistema che si propone di «agganciare» la produzione alle richieste del mercato e ridurre al minimo le scorte di magazzino (just in time), dovrebbe essere fondamentale, per garantire continuità e flessibilità del flusso produttivo, il fatto che i lavoratori si attivino autonomamente (autoattivazione) per risolvere i problemi nelle singole postazioni di lavoro. Il Wcm in Fiat Ma al di là dell’enfasi sul coinvolgimento dei lavoratori, descritto anche nei manuali distribuiti ai lavoratori («il Wcm è nelle tue mani», «diventa protagonista del Wcm» ecc.), il programma Fiat per l'implementazione del Wcm si focalizza in particolare sulle tecniche per ottenere «un'aggressione sistemica di ogni tipo di perdita e spreco». Si tratta di tecniche per analizzare le operazioni effettuate da un lavoratore ed eliminare quelle con- Fiom-Cgil nazionale www.fiom.cgil.it siderate «a non valore aggiunto»; quelle, cioè, che possono essere eliminate IL WCM IN FIAT SI PROPONE senza compromettere la produzione nelle singole postazioni di lavoro. UNA «RAZIONALIZZAZIONE» Esempi di attività considerate «a non valore aggiunto» sono: camminare, ten- DELLE OPERAZIONI DELLE SIN-tativi di avvitamento-assemblaggio-inserimento-posizionamento, passaggio di mano, posare attrezzo, cercare, contare, scegliere, trasportare, capovolge- GOLE FASI LAVORATIVE CHE re, sollevare, tirare, abbassare ecc. COMPORTA UN AUMENTO DEI Questa «razionalizzazione» delle operazioni di una mansione comporta, a fronte di un eventuale miglioramento della struttura ergonomica delle posta- RITMI PRODUTTIVI zioni di lavoro, un evidente aumento dei ritmi di lavoro. L’adozione, ad esempio, di carrellini collegati alla «scocca» del veicolo che contengono i materiali da utilizzare (viti ecc.), possono ridurre la fatica del «camminare», ma aumentano la fatica dovuta allo «stare in piedi» e quella dei movimenti delle braccia e delle mani. 2. Ergonomia e organizzazione del lavoro: il sistema ErgoUas Nell’ambito del modello organizzativo del World class manufacturing la Fiat sta sperimentando una metodologia, denominata ErgoUas, che definisce i tempi di riposo di una fase lavorativa (ad es. 5 secondi in una fase di 1 minuto) sulla base del calcolo dell’indice di rischio di patologie muscolo-scheletriche (alle braccia, alla colonna vertebrale, alle gambe ecc.). ERGOUAS RIDEFI- Se un lavoratore, ad esempio, in una postazione è costretto ad effettuare dei movimenti dannosi per la salute (piegare la schiena, applicare forza con le mani, solle-NISCE I TEMPI ED I vare pesi, movimenti ripetitivi delle braccia ecc) il sistema ErgoUas assegna un fat- RITMI DI LAVORO tore di riposo più elevato; se, invece, i movimenti a rischio sono poco significativi, ErgoUas riduce il fattore di riposo. Gli effetti negativi di ErgoUas sulle condizioni di lavoro possono derivare prevalentemente da due fattori: a) la modalità di utilizzo della metodologia. Un'analisi effettuata senza il contributo dei lavoratori e dei delegati può dare dei risultati che non corrispondono alla realtà lavorativa. b) ErgoUas definisce i tempi e i ritmi di lavoro tenendo conto solo dei movimenti considerati a rischio per la salute, ma non considera la fatica dovuta, ad esempio, al fatto di «stare in piedi fermi» in una postazione di lavoro. Nell'ambito dell'accordo Fiom-Fim-Uilm del 1971 era stata definita una soglia minima di fattori di riposo, per compensare la fatica e lo stress dei lavori ripetitivi, anche in assenza di rischi per la salute. Il sistema ErgoUas, invece, se i rischi per la salute sono poco significativi, elimina questa soglia, riduce i fattori di riposo e aumenta i ritmi di lavoro. La sfida della Fiom alla Fiat Fiat non può utilizzare la situazione di crisi economica per aumentare i ritmi e peggiorare le condizioni di lavoro. Se Fiat vuole veramente migliorare la tutela della salute dei lavoratori, e aumentare la qualità dei prodotti, deve accettare la sfida di un controllo reale da parte dei lavoratori delle metodologie di organizzazione del lavoro che intende utilizzare; in particolare su ErgoUas deve tenere conto dei seguenti aspetti: a) mantenere la soglia minima di fattore di riposo definita nell'accordo del 1971; ERGOUAS ELIMINA LA b) rivedere, secondo l'elenco delle modifiche tecniche elaborate dalla Fiom, SOGLIA MINIMA DEI FAT-tutti punti di ErgoUas che non sono coerenti con le normative di riferimento; c) garantire a delegati e lavoratori la possibilità di verificare concretamente TORI DI RIPOSO DEFINITA l’oggettività delle analisi ErgoUas attraverso: NELL’ACCORDO DEL 1971 -la consegna dei dati dettagliati su cui si basano le analisi; -una formazione per acquisire le competenze adeguate, -il tempo (i permessi) e gli spazi d'agibilità necessari per effettuare delle veri fiche efficaci sull'oggettività delle valutazioni aziendali dei rischi muscolo-scheletrici. Fiom-Cgil nazionale www.fiom.cgil.it